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[TRAD ITA] Gaeko – Gajah (코끼리) (ft. RM)

Aggiornamento: 7 giu 2023


Introduzione

Il brano di Gaeko feat. Rap Monster parla di come oggi ognuno di noi sia confuso a causa delle troppe informazioni e scelte disponibili, e di come queste ci influenzino, ci manipolino, “costringendoci” a fare ciò che vogliono loro. L’invito dei due rapper è quello di concentrarci sulle cose davvero importanti, sui nostri obiettivi, senza lasciarci deviare da ciò che abbiamo intorno (un po’ come un cavallo che indossa i paraocchi), perché il tempo passa, in maniera onesta, quasi cattiva, e non possiamo tornare indietro a riprendercelo, quindi dobbiamo usarlo bene. Ci dicono anche che bisogna tenere sempre vivo il fuoco dentro di noi, dedicandoci a ciò che amiamo, con passione, alimentando sogni e speranze, non lasciandoci abbattere dall’opinione degli altri, dei più.


Traduzione


[Strofa 1 – Gaeko] Dopo aver superato una giornata pigra Stappo una bottiglia di birra Il mondo ubriaco sembra andare lento Ma il tempo schietto continua a scorrere In questa società che sembra in guerra I miei occhi sono come un cecchino senza bersaglio Mi sento confuso e sudo freddo Perché instancabilmente ricerco un bersaglio (*scopo, obiettivo)?

Eccesso di informazioni, eccesso di offerte La mia testa come una sala per fumatori Diversi pensieri, svariati desideri Riempiono la sala di fumo Non me ne ero reso conto, ma i carboni (*del fuoco) dentro di me stanno lentamente morendo, cerco di riaccenderli Cerco di riaccenderli (Dovunque tu vada) Ci sono sempre le preferenze (*i “mi piace” e i “non mi piace”)

[“Gancio”] Qualcuno dice di guardare al quadro generale Ma le nuvole fluttuanti che mi mostra quel quadro generale Cercano di fare a pezzi le mie espressioni precise e il mio mondo Anche se le mie passioni non meritano i soldi Non chiamarle errori Andrò semplicemente per la mia strada


[Ritornello] Non dovresti esitare nemmeno tu Fa quel che vuoi Quando si tratta della gente Anche solo il domani Non è qualcosa che possiamo predire (quindi) Fai passi da elefante, passi insieme [1] Facciamo questi passi insieme Fai passi da elefante, passi insieme Facciamo questi passi insieme


[Strofa 2 – Rap Monster] La vita è così, cerca semplicemente di cavartela Non avremmo mai voluto fosse così Siamo tutti atleti scelti forzatamente Non scegli tu la vita, lei sceglie te Il mondo è monocromo e pretende di aver colori Perché tutto è così grigio La notte è più lunga del Nilo La nostra tristezza è una zona grigia (*è qualcosa di incerto, di ambiguo)

In questo mondo complicato, l’unica cosa certa Siamo io e te, sballottati dalla vita Questa cosa chiamata Destino ci mette delle etichette del prezzo (*decide il nostro valore) Costringendoci a comprare solitudine per tutta la vita Se siete spesso in discordia col mondo Siamo come i tasti neri di una tastiera Ciò che è certo è che sei parte di un pianoforte Siediti e schiaccia i tasti neri

Pensaci Sarai una star o una starfish? [2] Niente contro le starfish Ma se vuoi un fish, sii selfish [3] Se ti sei guardato allo specchio stamattina Pensa a ciò che hai pensato Poi guardati di nuovo e di’ a te stesso “Tu combatti per te stesso” “Tu affili la tua spada per te stesso”


[Ritornello] Non dovresti esitare nemmeno tu Fa quel che vuoi Quando si tratta della gente Anche solo il domani Non è qualcosa che possiamo predire Fai passi da elefante, passi insieme [1] Facciamo questi passi insieme Fai passi da elefante, passi insieme Facciamo questi passi insieme


Pupupupupu puy pupupu puy Pupupupupu puy pupupu puy Fai passi da elefante, passi insieme [1] Facciamo questi passi insieme Fai passi da elefante, passi insieme Facciamo questi passi insieme


[Strofa 3 – Gaeko] Il successo ha le sue ombre Ma anche nel fallimento si può trovare una luce I famosi vivono come se fossero continuamente sulla CCTV (*emittente televisiva cinese) Ci impastano con poche parole Litigano sulle piccole cose, le buttano via e fanno finta di non aver fatto nulla di male Non barcollerò, continuerò ad andare avanti Ricordo

Quando il mio conto bancario aveva 0 won Ne ho parlato per tutta la notte Delle cose eterne Stevie Wonder, Marvin Gaye Yoo JaeHa o Lee MoonSae Quello che mi hanno dato, lo rispetto Spero di poter essere anch’io un giorno la BGM nella vita di qualcuno [4] Ricordo quei tempi Il “ti voglio” di DT (??)

Voglio che i miei pensieri siano profondi, non lunghi Voglio che le mie azioni siano coraggiose, ma semplici Peggio del fallimento C’è solo il disprezzo verso me stesso Non propinare forzatamente il network, ad un introverso come me [5] Lasciami gestire le mie vittorie, me ne occuperò da solo Lo farò funzionare, tienilo a mente



[1] “take steps” significa sia formalmente “intraprendere delle azioni (si usa molto in politica o in diplomazia) sia figurativamente “fare dei passi”

gioco di parole tra 코끼리 (kokkiri) ovvero “elefante” e 끼리 (kkiri), “insieme”

[2] gioco di parole tra “star” = “stella, celebrità” e “starfish” = “stella marina”

[3] gioco di parole tra “fish” = “pesce”, ma anche “dollaro” (in slang) e “selfish” = “egoista”

[4] BGM = background music = musica di sottofondo ~ figurativamente intende che vorrebbe essere d’esempio a qualcuno, essere uno dei grandi, un punto di riferimento

[5] “network” letteralmente significa “rete, sistema”, ma lui intende “rapporti sociali, l’essere collegato agli altri sulla rete”


Traduzione a cura di Bangatan Sonyeondan – BTS Italia (@btsitalia_twt)

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Riflessioni e Significato

Abbiamo cercato di capire perché è stato scelto come titolo “Elefante” e abbiamo ritrovato dei collegamenti che potrebbero interessarvi. Ovviamente è solo un tentativo di interpretazione e saremmo più che felici di aprire un dibattito a riguardo, quindi fateci sapere cosa ne pensate.

“Gajah”, scelto come secondo titolo del brano, è una parola usata in paesi come Malesia, India, Indonesia e significa anch’essa “elefante” e la cosa interessante è che uno degli Dei più importanti della religione induista (professata nei paesi sopracitati) ha proprio come caratteristica distintiva una testa di elefante. Parliamo di Ganesh.

Da milleorienti.com: Ha una testa d’elefante su un corpo umano, una pancia morbidamente grassa, accetta volentieri cibo e fiori dai suoi devoti e come cavalcatura – lui che piccolo non è – utilizza un topolino, spesso ritratto ai suoi piedi. Si può ben dire che come divinità Ganesh è piuttosto singolare. Eppure in India è uno degli Dei più amati e venerati, a cui sono dedicati templi e grandi feste di massa. La sua immagine ormai ci è famigliare anche in Occidente: la ritroviamo spesso nei quadretti appesi nei centri di meditazione e di yoga. Quello che non sappiamo è che dietro quell’immagine placida si cela una foresta di simboli, di miti e di significati psicologici, compreso un legame speciale con le donne. Andiamo dunque alla scoperta dei segreti di Ganesh. Il dio dalla testa di elefante è venerato dagli induisti anzitutto per una ragione: nei testi sacri indù è considerato colui che rimuove gli ostacoli. Quando una persona deve gettarsi in una nuova impresa, dare avvio a qualcosa di importante – la costruzione della propria casa, l’inizio di un amore, un lungo viaggio, l’assunzione in un posto di lavoro – è a Ganesh che chiede protezione e aiuto per superare le difficoltà sul proprio cammino. Secondo gli antropologi, questa credenza deriva da un culto dell’elefante diffuso nelle campagne indiane sin da tempi antichissimi. Infatti l’elefante è dotato di una forza straordinaria: è capace per esempio di spostare con la proboscide un pesante tronco d’albero caduto sulla strada. Proprio come l’elefante, noi dovremmo imparare ad andare dove vogliamo rimuovendo gli ostacoli davanti a noi. Per gli indù l’elefante è simbolo anche di autorità e di saggezza. Non a caso i sovrani e i guru del passato si presentavano davanti ai sudditi o ai fedeli in groppa a questo bellissimo animale. Ma la figura di Ganesh nasconde anche ben altro. […] Il popolare dio viene spesso rappresentato con un topolino ai suoi piedi e, talvolta, è addirittura “a cavallo” di esso. Cosa significa questa immagine? Il topo – piccolo ma capace di fare danni – simboleggia il nostro ego: la nostra vanità, i desideri e i sentimenti più meschini che rodono il nostro animo. Come Ganesh, però, noi dobbiamo imparare a “cavalcare” il nostro ego: a tenere le redini delle nostre emozioni, a governarle, anziché farci dominare da esse. Talvolta il topolino viene raffigurato con dei dolcetti fra le zampe: è il nostro ego che cerca di sedurci. Ma Ganesh lo controlla, come noi dobbiamo controllare la mente e i desideri. Cioè cavalcare il nostro “topolino interiore”.

Vi lascio con questa bella immagine del Dio.


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