[TRAD ITA] L’evoluzione nella produzione discografica dei BTS
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[TRAD ITA] L’evoluzione nella produzione discografica dei BTS

Aggiornamento: 17 apr 2021


Photo illustration: Celina Pereira

Mi piace pensare che tra gli artisti vi sia un unico obbiettivo, quello di fare musica senza tempo.


Detto ciò, la realtà che riguarda la musica pop è in continuo mutamento – cambiano i gusti musicali con l’età, gli ambienti sociali, gli eventi ecc. Per rimanere al passo con i tempi gli artisti e i produttori o danno vita a nuove tendenze o cavalcano l’onda.


Negli ultimi anni il k-pop ha ottenuto sempre più visibilità tra i “generi musicali del momento”. Quando si parla di k-pop, però, non si intende solo un genere musicale, ma si tratta di una cultura. Non può essere ridotto ad una serie di suoni o tecniche di produzione. Si tratta piuttosto di un complesso mondo che spazia dall’arrangiamento, al racconto di storie, alle esibizioni e che si evolve costantemente nel reinterpretare la musica pop.


Per questo motivo, parlare dell’evoluzione della produzione nel k-pop come di un unico complesso sarebbe un discorso troppo generale e non avrebbe senso, perciò vorrei concentrare questo articolo sul cambiamento nel tempo delle decisioni sulla produzione musicale di un singolo gruppo, i BTS. Ci sono innumerevoli articoli sul loro impatto mondiale e sull’adozione del mondo occidentale del genere k-pop nel mainstream, ma ho sempre avuto problemi nel leggere i modi in cui il “sound K-pop” veniva descritto, o col fatto che alcuni articoli siano pronti a identificare ogni singolo artista coreano come appartenente al genere “k-pop”. Perché, cos’è il “sound k-pop”?


L’industria musicale occidentale ha sempre avuto un rapporto complesso con i generi musicali. Da una parte è fondamentale riconoscere che la musica è radicata nella cultura e molti generi musicali sono significativi riconoscimenti di una ricca storia, ma allo stesso tempo, i generi musicali potrebbero essere usati in modo inadeguato per appropriarsi delle culture o per inscatolare alcuni artisti in base alla loro etnia, lasciando così poco spazio alla sperimentazione o alla evoluzione, dati gli ingiusti stereotipi e aspettative.


Se il pop e il k-pop condividono le caratteristiche sonore che li definiscono come generi che fondono tra loro diversi stili musicali e che guidano le persone attraverso la musica, allora la discografia dei BTS può darci la possibilità di riflettere sugli interessanti cambi nel panorama musicale negli ultimi anni.


Per semplificare, ho organizzato la loro discografia in tre grandi periodi e ho messo a confronto il loro lavoro con le tendenze negli Stati Uniti dello stesso periodo.


2 Cool 4 Skool – Dark & Wild (2013-2014)


Quando nel 2013 hanno fatto il loro debutto ufficiale, i BTS sono stati presentati al mondo come un gruppo hip hop. Tracce come “We are Bulletproof Pt.2” e “No more Dream” dal loro album di debutto “2 Cool 4 Skool” dimostrano che ai loro inizi i BTS si dedicavano ad elementi di hip hop. Le loro esibizioni vocali erano aggressive, determinate e ricche di un senso di necessità. Ci sono suoni di sirene, 808, effetti di armi da fuoco, allarmi e canti di sottofondo. In “We are Bulletproof Pt.2” si sentono una serie di suoni di corde acuti che fanno da melodia principale, accelerati e abbinati al battito delle percussioni.



Subito a seguire c’è stato “Dark & Wild”. In questo album troviamo ancora fortemente presenti elementi hip hop, combinati con influenze punk rock. Nella traccia “Danger” una breve introduzione di beatbox è seguita dal suono distorto di una chitarra elettrica, sovrapposto con sintetizzatori e voci spezzate. Nella parte che precede il ritornello, le emozioni della voce di Jin sono accompagnate da luminosi rintocchi e una sezione di archi, aggiungendo un tocco delicato e inaspettato in contrasto con la traccia. Poi, nel breakdown prima del verso successivo, c’è un assolo di chitarre elettriche.



"Danger" non ha avuto molto successo a livello commerciale in paragone alle altre canzoni, nonostante unisca molti elementi unici e sia una canzone carica di energia. La fusione del rock e dell’hip hip poteva rappresentare la vera natura dei BTS di quel tempo, ma il 2014 fu anche l’anno in cui Gene Simmons affermò in una intervista per Esquire: “il rock è morto”. Anche negli anni precedenti la musica pop in occidente stava iniziando ad allontanarsi dallo stile rock-pop dei cantautori. L’EDM si stava inserendo nel DNA della produzione di musica pop, l’hip hop stava diventando più famoso tra gli ascoltatori mainstream e gli elementi funk e disco cominciavano a ricomparire sulla scena.


Per esempio, qui sotto sono riportate alcune delle canzoni più popolari negli Stati Uniti durante quel periodo e tutte presentano alcuni di quegli elementi:

  • 2011: “Party Rock Anthem,” “We Found Love,” “Headlines”

  • 2012: “We Are Young”

  • 2013: “Blurred Lines,” “Get Lucky,” “Suit & Tie,” “Happy”

  • 2014: “All About That Bass,” “Fancy,” “Bang Bang”

Tenendo conto di questo, gli elementi funk, R&B, disco e anche di musica pop latina sono presenti in altre vecchie canzoni dei BTS. “Just One Day” richiama una tipica ballata R&B, con la presenza di un organo, sintetizzatori di chitarre acustiche e alcune leggere armonizzazioni. “Look Here” ha un accattivante giro di chitarra, funk groove e voci sensuali sia in falsetto classici che vamp. La traccia “2nd Grade” sembra essere la massima espressione di come i vari genere musicali siano stati tra loro fusi nella produzione artistica dei BTS, vengono fusi 808, stralci di sintetizzatori acuti, suoni di videogiochi e riff di chitarra; la struttura della canzone e la sua produzione mi ha ricordato della canzone di Fergie del 2007 “Clumsy”.

Il 2013 e il 2014 sono stati gli anni dei primi album in assoluto dei BTS, in cui hanno dimostrato la loro potenza vocale e l'abilità del gruppo nel produrre e mixare elementi di diversi generi musicali in tracce ben coese. A quel tempo i BTS erano ancora alla ricerca del loro sound e delle loro storie, e riflettevano su loro stessi. La loro crescita è evidente con il rilascio del loro secondo album full-lenght, “Wings”, che vedremo tra un momento.



The Most Beautiful Moment in Life – Love Yourself (2016 – 2018)

Nel 2015-2016 il mondo ha visto Jack Ü (Skrillex e Diplo), Marshmello, Zedd, The Chainsmokers e DJ Snake in cima alle classifiche con musica dance EDM synth-heavy, con famose hit come "Where Are Ü Now", "The Middle" e "Closer" impadronendosi della scena. Queste tracce includevano dei vocal lead e chop, sintetizzatori e molte onde a dente di sega.


Nel frattempo, durante quegli stessi anni, i fan dei BTS hanno ricevuto una serie speciale di album, "The Most Beautiful Moment In Life". "Fire" e "Dope" riflettevano i più popolari stili di produzione del tempo, con sintetizzatori a sirena a tutto volume, voci high-energy sovrapposte e horn lead. Allo stesso modo, in "I Need U", "Save Me" e "Run", abbiamo visto l'abbandono dei BTS del loro sound, incentrato principalmente sull'hip hop.



Il loro secondo album in studio, "Wings", è arrivato poco dopo. In "21st Century Girl" sentiamo una struttura simile basata su EDM con build-up, drop, synth stab e un ritornello che invita all’azione con un classico "alzate su le mani".



Con "Wings" è chiaro che ogni canzone è stata scritta pensando a grandi gesti e spettacoli teatrali. L'energia irradiata dalle tracce è più disciplinata, rivelando un'enorme crescita nel modo in cui sia i membri che i produttori si approcciano al loro lavoro. In tutto l'album ci sono usi sottili di tasti classici del sintetizzatore, sezioni drammatiche di archi e la miscela più abile di stili di produzione che si sia mai vista in una trama a sette fili. La loro nuova ampiezza è evidente in brani come "Awake", "MAMA" e "Lie".



Il loro successivo album full-lenght è stato "Love Yourself 轉 Tear" nel 2018, che ha seguito l'EP "Love Yourself 承 Her" e ha preceduto l'album compilation "Love Yourself 結 Answer". Questi album sono stati caratterizzati dalle prime collaborazioni con artisti del calibro di Steve Aoki (in “MIC Drop” e “The Truth Untold”) e The Chainsmokers (in “Best of Me”). Questi brani e altri, come "Dimple", incorporavano i classici elementi dell'EDM, insieme a tendenze più moderne come l'uso di un rullante di bambù nel ritornello.



Nel frattempo, in brani come "Anpanman", la voce solista pesantemente modificata ricorda molto "Trap Queen" di Fetty Wap.



Durante quest'era i BTS hanno prediletto suoni familiari alle tendenze del pop mainstream. A questo punto, le linee che delimitavano i generi, inizialmente nette, sono diventate sfocate a un livello molto più ampio: il tipo di musica più popolare incorporava una miscela diversificata di influenze EDM, influenze hip hop, sintetizzatori e strumenti dal vivo.

Map of The Soul (2019 – 2020)

Consideravo “Map of the Soul: 7” un riflesso e un'esplorazione più profonda della personalità di ogni membro. Nelle canzoni riflettono sui loro ultimi sette anni insieme e sulla loro lealtà alla missione con cui hanno iniziato la loro carriera: la loro connessione con gli ARMY (i loro fan), gli uni con gli altri e con sé stessi. Sebbene ci siano ancora elementi sonori che possono essere attribuiti a generi particolari, queste release sembrano concentrarsi principalmente sul dimostrare quanto siano potenti la narrazione, l’ideazione e le performance emotive per la musica.


Due importanti collaborazioni di quest'epoca sono quelle con Lauv e Ed Sheehan, nel brano "Make It Right". La sezione delle percussioni utilizza modelli di rullante della banda musicale insieme a un un kick più saltellante. Il mix interpone tanto spazio tra l'artista e l'ascoltatore, ma l'idea suggerita è che i BTS possano chiudere quello spazio. Il semplice suono di un corno solitario che scorre in loop evoca una sensazione di desiderio e consente all'ascoltatore di concentrarsi davvero sulle prestazioni vocali dei membri, aumentando quella sensazione di intimità.


"ON" propone una strumentazione più da banda con un tocco drammatico, il che ha senso dato che la traccia esplosiva era il singolo dell'album. La vera intensità però, ancora una volta, è evocata dai cantanti piuttosto che dalla strumentazione. Le gang vocal impilate e intensificate con effetto detune si scontrano con le voci principali autotunizzate, evocando un’idea di fusione ma allo stesso un combattimento tra due identità opposte.

Quando rifletto sull'era “Map of the Soul”, sento che è una testimonianza del motivo per cui la musica viene creata in primo luogo: non è per i premi o per i critici, ma per gli artisti stessi e gli ascoltatori, che hanno fatto parte del viaggio.


E adesso?

Sebbene abbiano dimostrato un'incredibile quantità di esplorazione e un impareggiabile crescita musicale nel corso degli anni, credo che l'impatto e il successo dei BTS vadano oltre la loro musica. Il gruppo non ha mai dimenticato i loro umili inizi o i loro fan devoti che sono stati con loro in ogni fase del percorso, e ciò che è fondamentale per il loro successo è l'autenticità e la personalità del gruppo, così come la loro squadra.


Alla fine dei conti, i BTS sono sette esseri umani che hanno raggiunto vette che nessuno avrebbe potuto sognare e gestiscono pressioni inimmaginabili con una grazia e una vulnerabilità che non possono essere insegnate, ma solo vissute genuinamente. I membri stessi hanno dimostrato una profonda abilità con il suono, e gli autori e produttori dietro i loro dischi in cima alle classifiche sono senza dubbio incredibilmente laboriosi e al top del loro gioco. Una volta osservatori, la musica con cui escono ora in futuro sarà il trend, e molti altri sceglieranno sicuramente di seguirlo nella speranza di cogliere l'onda.


Traduzione a cura di BTS Italia | @BTSItalia_twt (© Rebecca, Mary). Prendere con crediti.

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