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Wings Concept Book: J Hope

Estratto dal Wings Concept Book, intervista a J hope.


Q: Il 2016 è stato l’anno migliore per i BTS. JH: Questo potrebbe essere scontato, ma devo dire che sono stato molto orgoglioso e felice. Perché è stato un anno in cui ho ottenuto tutto quello che sognavo. Abbiamo tenuto un concerto alla Seoul Olympics Gymnastics Arena e abbiamo ricevuto daesang (T/N: premi) importanti. In realtà, c’erano molte persone che pensavano che non ce l’avremmo fatta. Abbiamo sopraffatto queste persone e questi sono i risultati che sono arrivati grazie anche a un atteggiamento positivo mantenuto da me e dagli altri membri. Ecco perché sono stato orgoglioso di tutto.

Q: Pensavi di dover mostrare quanto tu fossi orgoglioso? JH: Ovvio non posso fare l’arrogante, ma non penso ci sia bisogno di nasconderlo. Intendo che non c’è bisogno di dire troppo “ah, no” (T/N: intende essere modesto).

Q: Quando avete ricevuto il premio “Artista dell’anno” ai MAMA, sorridevi e sembravi molto felice. JH: Quando abbiamo ricevuto il premio “Album dell’anno” ai Melon Music Awards, ho pianto davvero tanto. Non sono sicuro di che tipo di lacrime fossero, ma i miei occhi erano pieni di lacrime già prima che ricevessimo il premio. Quando è stato fatto il nostro nome, sono scoppiato. Ma in confronto ai MMA, ai MAMA, nonostante tutti gli altri membri stessero piangendo, io ero solo estremamente felice. Forse ero talmente felice che le lacrime non riuscivano a scendere (ride). Ah, finalmente abbiamo vinto. Finalmente è arrivato questo momento anche per noi. Ero così felice che non riesco neanche a spiegare come mi sentivo.

Q: Cosa avete fatto dopo che avete ricevuto il premio? JH: Ci siamo fatti un grande regalo. Era passato del tempo dall’ultima volta, quindi ci siamo riuniti tutti e 7 e siamo andati a mangiare fuori. Siamo andati in un ristorante lussuoso e abbiamo bevuto champagne. Passare del tempo con gli altri membri è un regalo.

Q: È ovvio che ‘Wings’ sia molto importante per tutti voi, ma sembra che per te sia particolarmente significativo. JH: È vero. Fino ad ora, i rapper hanno sempre lavorato agli ‘intro’ dei nostri album, e sono stato finalmente a carico dell’intro di ‘Wings’. In un certo senso, fino ad ora penso di aver lavorato sodo per arrivare a farlo. Dato che ci sono fan con aspettative alte, voglio soddisfarli. Ho pensato che per essere capace di farlo, avrei avuto bisogno di migliorarmi, quindi ho lavorato sodo.

Q: Non solo per il rap, ma non hai dovuto lavorare anche sulla tua performance? JH: Parlando onestamente, fare la canzone è sembrato meno difficile, dato che ne ho sempre scritte. Ma ho sentito un grosso peso riguardo alla performance. Dovevo semplicemente imparare la coreografia che ho ricevuto da un coreografo straniero, ma il livello di difficoltà non era facile. Come risultato, mi sono esercitato sulla coreografia per quasi un mese e poi ho filmato il video trailer. Ero davvero preoccupato, ma il video è venuto davvero bene. È grazie al regista che l’ha filmato così bene.

Q: Hai anche lavorato sul tuo solo ‘Mama’. JH: Personalmente ero davvero felice perché due canzoni con la mia voce sarebbero state incluse nel nostro album. Quindi anche se era un incarico pesante, ho avuto modo di divertirmi mentre lavoravo. Specialmente ‘Mama’, l’ho scritta senza stress perché era realmente la mia storia. Quando abbiamo avuto una riunione, mi è stato chiesto che tipo di canzone volessi fare, quindi ho detto: “Penso che una storia su mia madre sarebbe carina. Ma non voglio renderla cupa. Voglio raccontarla allegramente, proprio come è nel mio carattere.” Penso di essere stato capace di far uscire tutte le emozioni che ho provato nella mia vita nei riguardi di mia madre.

Q: Che cosa ha detto tua madre dopo aver sentito la canzone? JH: Le è piaciuta molto. Anche i conoscenti, e anche i parenti degli altri membri erano gelosi. E non solo a mia madre, ma è piaciuta molto anche a mio padre.

Q: Non era geloso? JH: (ride) Per niente- a dire il vero, non so che tipo di emozioni abbia provato (ride). Era così orgoglioso. Era orgoglioso che l’avessi composta personalmente, scritto i testi e che avessi fatto una canzone su mia madre. Ultimamente anche mio padre è molto felice. Prima, era raro vederlo sorridere, ma vederlo così felice rende anche me molto felice. Ogni tanto mi chiedono un autografo (per delle persone che conoscono che glielo hanno chiesto). Certo che lo faccio per loro. Se i BTS non fossero diventati famosi, allora non avrei questo tipo di richieste. Se penso a ciò come a un seguito naturale delle cose, allora un autografo non è per niente difficile.

Q: Hai avuto un ruolo importante anche nella performance di ‘Blood, Sweat & Tears’. Ti sarai sentito oppresso per varie ragioni. JH: Il carico era enorme. Questa volta ho avuto davvero tante parti. Il ritornello e anche due parti rap. Penso di essermi preoccupato tanto. “Sarò capace di riuscire a fare queste parti e lasciare un’impressione sui fan e sul pubblico?”, questo perché ‘Blood, Sweat & Tears’ era una canzone che richiedeva un’immagine sexy. Non pensavo di essere adatto a questo tipo di personaggio, per questo mi preoccupavo ancora di più.

Q: Come hai fatto a portarlo a termine? JH: Per sembrare sexy di proposito, cercavo di non esagerare. Ogni volta che guardo le mie performance, sembro strano quando esagero. Penso di aver mostrato un’immagine molto normale e di avervi aggiunto qualcosa un più. In altre parole, nella performance stessa, mi rilasso il più possibile e la faccio. In più, mi riguardavo e facevo ricerche mentre vedevo la risposta dei fan.

Q: Più esibizioni farete, più divenerete completi. JH: Questo è vero. Tutte le attività sono state così per me. Non importa quanto mi preparassi, quando mostro una performance sul palco e la risposta sembra “Non è così grandiosa”, allora faccio sicuramente delle modifiche. Questo succede molto spesso. Perché la risposta è importante. E dato che sono il centro della performance, devo impegnarmi tanto. È un qualcosa che sto realizzando ora, ma se sembro sexy in camera anche solo una volta, i fan lo adorano. Quindi in realtà, quando facciamo trasmissioni, trascuro continuamente tante cose che avevamo preparato e faccio più attenzione a fare cose semplici e a fare delle espressioni facciali belle.

Q: Prima di queste promozioni, eri avido di mostrare quello che sai fare? JH: Non ho mai provato questo tipo di avidità. Quando lavoro, riesco a capire le mie mancanze, quindi lavoro sodo anche per questo. I nostri album vengono rilasciati abbastanza spesso, quindi quando mi ascolto, il mio stile di rap è uguale. Certo, non è qualcosa su cui ci si può far molto a causa del poco tempo, ma cerco sempre di trovare un modo per cambiarlo un po’. Ho pensato che mentre saremo in tour nel 2017, dovrei usare il mio tempo saggiamente per migliorare le mie abilità. Devo fare più cose bene, molto di più. Credo che una volta che penso “questo va bene”, allora va davvero bene. Sono ancora molto lontano dall’essere il migliore.

Q: Hai in programma di rilasciare un mixtape come Rap Monster e Suga? JH: Ci sto pensando ora. Quando ascolto i mixtape di Suga e Rap Monster, hanno sempre qualcosa di cui vogliono parlare. Quindi credo che io debba iniziare chiedendomi “di che tipo di storie dovrei parlare?”, non sono il tipo che scrive testi seri/profondi. Devo continuare a provare in modo da scrivere canzoni che contengano le storie che voglio condividere e per farlo devo pensare tanto, leggere tanti libri, guardare tanti film e ascoltare che cosa dicono le persone attorno a me.

Q: Sembra che tu dica sempre che devi lavorare più duramente. JH: Solitamente tendo ad ascoltare le opinioni delle persone attorno a me e me la prendo spesso con me stesso. Però sono anche il tipo che sa ascoltare quello di cui ho bisogno e buttare via quello di cui non ho bisogno. Devo sicuramente sistemare quello che c’è da sistemare e tenere quello che c’è da tenere di me stesso. Non mi tengo nel cuore tutti i giudizi degli altri.

Q: Quando eri più giovane, ti immaginavi che saresti diventato un cantante di questo tipo? JH: Onestamente, sono maturato molto velocemente. Dato che già in prima media ero sicuro del mio sogno, non vedevo l’ora di realizzarlo. Quindi mi esercitavo diligentemente e mi gestivo da solo. Non avevo cattive abitudini e ballavo assieme a bravi amici. Potrebbe sembrare strano, ma già da allora ero sicuro che sarei diventato un cantante.

Q: Sin da quanto eri un trainee, hai corso fino a questo punto senza aver avuto un attimo per riposare. Ci sono dei momenti in cui ti senti stanco? JH: Ci sono momenti così ogni tanto. Però non ne parlo con nessuno. Per esempio, anche se sono stanco sul set per un video musicale o un servizio fotografico, cerco di sembrare il più allegro possibile. È qualcosa che cerchiamo di fare tutti insieme, quindi dobbiamo essere vivaci. Dov’è il divertimento nel fare un servizio fotografico quando tutti sono stanchi ed esausti?

Q: Ma in ogni caso, non vorresti liberarti di questo ruolo qualche volta? JH: Ci penso a queste cose. Ma tutti noi ci stanchiamo. Anche gli altri membri e lo staff si stancano. Quindi devo essere il primo a prendermi una pallottola – a dire il vero, è qualcosa che è ovvio che devo fare, quindi dire che prenderò la pallottola è divertente, ma cerco di fare del mio meglio per rallegrare l’umore. Ora penso che sia una cosa radicata nel mio corpo (ride).

Q: Per mantenere sempre le tue energie, devi fare un buon lavoro prendendoti cura di te stesso fisicamente e mentalmente. JH: Attualmente penso che prendermi cura della mia salute sia molto importante, quindi cerco di mangiare determinate cose. Ma non sta funzionando bene. Anche quando siamo in tour all’estero, mi porto con me i miei integratori alimentari, ma mi dimentico sempre di prenderli. È davvero difficile per me rompermi mentalmente. Sono molto forte.

Q: Ci sono dei momenti in cui pensi “va bene fare soltanto questo”? JH: È possibile avere questo tipo di pensieri, ma ho la mente per lavorare diligentemente mentre ne ho ancora la forza.

Q: Perché pensi così? JH: (ride) Semplicemente perché credo che gli idol seguano sempre la corrente. Mentre seguiamo questa corrente, il tempo passa e diventiamo grandi e nel mondo degli idol funziona un altro orologio. Perché è difficile che continueremo a farlo anche a 50 o 60 anni. Penso che dovremmo iniziare a pianificare i nostri ultimi anni ora. (Ride)

Q: Allora qual è l’obiettivo di JHope? JH: Non penso di averne uno in particolare. Voglio solo fare musica che mi piace e ballare fino a quando me lo permetteranno le mie forze, questo è chiaro.

Traduzione italiana a cura di Bangtan Sonyeondan – BTS Italia. Prendere solo con crediti.

Cr. @ctrIbeat

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