Jungkook dei BTS sta rincorrendo il suo sogno da pop-star
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Jungkook dei BTS sta rincorrendo il suo sogno da pop-star

“Crescendo, sono venuto a patti con la realtà.”



Quando la mia videochiamata con Jungkook inizia ha uno sguardo di qualcuno che è stato svegliato troppo presto da un buon riposo. In telecamera, il membro piu’ giovane del gruppo pop sud coreano BTS, indossa una felpa a zip nera, il cappuccio in testa a suggerire che si godrebbe un pisolino - un po’ sorprendente, data la sua reputazione tra i fan come un instancabile “coniglietto energizzante”.  Siamo a meno di due settimane dall’uscita del suo primo album da solista, Golden, e le sue giornate sono piene di allenamenti di ballo, prove, riprese video, interviste con la stampa internazionale. Le stremanti richieste delle promozioni non sono nulla di nuovo per lui - fa parte dei BTS da più di un decennio, accumulando album più venduti, multeplici N.1 sulla Hot 100 di Billboard, concerti in stadi sold-out, e record mondiali. Ma questa è la prima volta che Jungkook rilascia un full album da solo, e si dà il caso che sia tutto in Inglese.


All’inizio Jungkook si sentiva in conflitto su questo. “Stavo pensando, va bene per un coreano non pubblicare affatto canzoni in Inglese?” mi ha detto il cantante 26-enne attraverso l’interprete, dall’ufficio della sua agenzia di intrattenimento a Seoul. I BTS hanno raggiunto una popolarità globale mentre facevano musica quasi interamente nella loro lingua madre, con l’eccezione di alcune hit Inglesi come “Dynamite” e “Butter”. Contemporaneamente, l'obiettivo del suo sforzo da solista era di sfidare se stesso - e cantare esclusivamente in Inglese sembrava una buona idea per fare proprio quello. Pero’ spera di connettersi con le persone su un livello piu’ profondo della lingua. “Quando si pensa alle pop star, sono questi fantastici cantanti che ammiri dall’infanzia”, disse. “Certo, le cose sono molto cambiate. Pero’ ho ancora in mente l’immagine di pop star fissa in testa da quando sono un bambino. E voglio essere quel ragazzo cool che emana quel vibe incredibile.”


É una descrizione disarmantemente semplice di una pop star: una persona cool che emana un vibe incredibile. Pero’ è un’immagine che rincorre da molto tempo. Da adolescente, Jungkook ha deciso di unirsi ai BTS perchè era rimasto impressionato dalle abilità in inglese e rap del leader del gruppo, RM.

Era solito postare cover delle sue canzoni pop preferite su SoundCloud, e regolarmente si entusiasma per artisti come Justin Bieber, Usher, e Ariana Grande. La prima volta che lo vidi esibirsi dal vivo, volò attraverso lo stadio, sospeso da una cavo sopra decine di migliaia di fan, la sua voce cosi stabile che penseresti fosse sdraiato su una sdraio.


Ma alla base di questo desiderio di sembrare cool è un altrettanto vecchia ossessione per l’eccellenza. Il titolo di Golden immediatamente evoca il soprannome piu’ conosciuto  di Jungkook: golden maknae. Coniato da RM, si riferisce al suo stato come il piu’ giovane (“maknae” in coreano) membro, che sembra essere straordinariamente talentuoso in tutto quello che fa. Non solo Jungkook è un potente ballerino è un forte cantante, ma eccelle anche in disegno, pittura, scrittura di canzoni, tiro con l’arco, wrestling, corsa, nuoto - una compilation di lui in cui è semplicemento bravo a fare le cose ha piu’ di 18 milioni di visuallizzazioni su Youtube. Quando si tratta del suo lavoro principale come performer, è un conosciuto perfezionsita esigente sul suo lavoro. Quindi le aspettative sono alte per Golde. La pubblicazione è stata preceduta da due singoli, la traccia UK garage “Seven (feat. Latto)”, che stabilì un record su Spotify come la canzone più veloce a raggiungere 1 miliardo di stream, e il throwback agli anni 2000 “3D (feat. Jack Harlow)”. 

Non ero preparata per la fantastica main track, “Standing Next to You”, che riporta alla mente Parliament-Funkadelic e Michael Jackson. Non è per niente come qualsiasi canzone che Jungkook o i BTS hanno creato fino ad adesso.


Jungkook mi ha detto che amò la demo di “Standing Next to You” così tanto che ha registrato la traccia completa il giorno dopo. 

Un compromesso che gli ha permesso di sperimentare con le diverse tonalità del pop cantando in Inglese è stato l’arruolare scrittori e produttori professionisti. Golden contiene produttori come Andrew Watt e Cirkut, che hanno lavorato su “Standing Next to You”, ed anche Major Lazer, Ed Sheeran, e David Stewart. Le 11 canzoni dell’album sembrano un’indagine ampia su quello che sentiresti alla radio Americana - trendy R&B, acustico, synth-pop ritornelli che ci rimangono in mente - trasformati dalla voce burrosa e versatile di Jungkook.


Mi ha detto che, per molto tempo, pensava che fosse importante che gli artisti scrivessero le proprie tracce (come alcuni membri dei BTS hanno deciso di fare per i propri album). Jungkook ha scritto e prodotto canzoni per i BTS, tra cui ballad lente e inni electropop; almeno due tracce che aveva scritto per il suo progetto da solista sono finite per essere state registrate dal gruppo. “Crescendo, sono sceso a patti con la realtà ed ho iniziato ad accettare quello in cui non sono bravo o quello che non devo fare,” ha detto. “In questo momento, non c’è nulla su cui voglio scrivere. Quindi ho pensato, devo veramente investire il mio tempo nella crezione di una canzone dall'inizio alla fine?”  

Con Golden, il desiderio urgente non era presente, e la tempistica non aveva senso. (I BTS prevedono di riunirsi nel 2025, dopo che tutti i membri avranno completato il servizio militare obbligatorio; Jungkook deve ancora iniziare il suo.)

Piuttosto che scrivere testi e comporre melodie, ha deciso di sperimentare con nuove tecniche vocali e affinare le sue doti in esibizioni live.


Le canzoni di Golden fanno riferimento a temi maturi - ovvero, sostanze e sesso - piu’ esplicito dei suoi lavori precedenti, in parte a causa del relativo conservatorismo culturale del suo paese di provenienza e dell’industria degli idol. 

Jungkook ha apertamente riconosciuto questo cambiamento (e sembrava non disturbato dalle reazioni piu’ prude) e dice che non sta cercando di ridefinire se stesso in relazione al suo passato. “Jungkook del passato è Jungkook del passato, e in qualche modo, sono diventato chi sono adesso. Quello che sta prendendo tutte le decisioni sono io, me stesso, proprio in questo momento,” mi dice. “Non sto pensando, Oh, dovrei separarmi da quell’immagine carina di membro piu’ giovane … I testi sono solo testi, e le immagini sono immagini.” Ha aggiunto anche che ha scelto canzoni d’amore per la loro universalità, pero’ la gente non dovrebbe interpretarle come autobiografiche.


Durante la nostra conversazione, Jungkook ha fatto cose che potrebbero essere interpretati dai fan che lo seguono da anni come tipici gesti da maknae: bere acqua sollevando il bicchiere con entrambe le mani tatuate coperte dalle maniche della felpa; saluta per 15 secondi buoni con un enorme sorriso in faccia, di nuovo con entrambe le mani. Ma il modo in cui si esprime - come lavora visibilmento attraverso una domanda difficile mentre sta parlando, correggendosi o saltando per aggiungere un’altro pensiero - e le sue maniere equilibrate offrono segni chiari di creatività intenzionale e maturità duramente vinta. Questi segni si incontrano anche durante l’album: nella sua naturale enunciazione, il modo in cui passa da un leggero falsetto ad un caldo registro basso in “Close to You” o quando gioca con il volume e il tono in “Hate You”. E’ il tipo di crescita che si vede in qualcuno che non ha mai smesso di correre.


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Articolo di The Atlantic


Traduzione italiana a cura di BTS Italia, prendere solo con i crediti

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