[TRAD ITA] Be-hind Story - V (intervistato da SUGA)
top of page

[TRAD ITA] Be-hind Story - V (intervistato da SUGA)



[I due si salutano. Suga ha portato delle fragole per V]

S: Come procede il tuo mixtape?

V: Bene.

S: Ho sentito che è quasi pronto.

V: Ho deciso di sospendere questo progetto per un po’. Come posso spiegarlo? Diciamo che non sono nel mood giusto.

S: Nel mood? Si, è possibile.

V: Credo riuscirò a terminare il lavoro quando mi sentirò nelle condizioni di lavorarci. Nonostante il mixtape sia in pausa, ieri sono riuscito a finire una canzone che credo inserirò.

S: Facci un piccolo spoiler: quante canzoni ci saranno?

V: Non ho creato così tante canzoni come avevi fatto tu, ma direi… circa 13? Ho lavorato su 13 tracce, ma ne dovrò selezionare 8 e non ho ancora la title track.

S: Non devi per forza correre, così come non devi per forza rilasciare tante tracce tutte insieme. Puoi sempre pubblicarle un po’ per volta. Allora V, tu hai contribuito alla produzione di “Blue & Grey”. È stata la prima volta che hai contribuito così tanto alla creazione di un pezzo. Mentre ci lavoravi, c’è stata una parte della canzone alla quale ti sei particolarmente dedicato?

V: La canzone, di per sé, è un’espressione di ciò che provo. Il motivo per cui ho scelto le parole “Blue & Grey” è perché indica quello che vorrei riuscire ad affrontare. Oggi stiamo tutti affrontando questa pandemia, e con questa canzone volevo esprimerne i sentimenti, volevo anche condividere le mie emozioni, la noia e la stanchezza del lavoro. Ho cercato di esprimere tutto questo nel testo nella maniera più onesta possibile.

S: So che dev’essere difficile visto che è la tua canzone, ma c’è una parte specifica nella melodia di "Blue & Grey" che ti piace particolarmente?

V: All’inizio quando stavo creando la melodia, ho provato a cantare la canzone. Come sai io credo negli angeli, quando stavo lavorando sulla canzone ho pensato che avrei dovuto canticchiare sulla melodia, e così ho spontaneamente detto “dov’è il mio angelo?”, e mi è piaciuta molto come frase! Ogni volta che penso a qualcosa o devo prendere una decisione visualizzo nella mente questa figura immaginaria, questo “angelo”. Anche in quel momento, durante la creazione della canzone, ho chiuso gli occhi e ho iniziato a riflettere su quello che stavo facendo, nella speranza che questo “Angelo” mi sentisse. Quando ho capito che non mi sentiva, mi sono chiesto “dov’è il mio angelo?” E la frase mi è suonata bene.

S: È anche la frase della tua intro.

V: Sì.

S: La prima volta che ho sentito le parti in inglese della traccia guida, ricordo di aver pensato che una delle frasi che sarebbe stata scelta per la versione della canzone finale sarebbe stata “Dov’è il mio angelo?”. Per i fan che ascoltando “BE” hanno amato “Blue & Grey”, c’è una parte specifica della canzone che dovrebbero tenere in mente quando la ascoltano?

V: La canzone esprime tristezza. Alcune persone non vorrebbero usare questa parola, o non vorrebbero mai provare questa emozione. Spero che chi ascolta "Blue & Grey" non si soffermi troppo su questo sentimento, perché questa canzone è stata creata proprio per superare i momenti tristi. Io, grazie a questo pezzo, ci sono riuscito. Ho imparato che “per superare un sentimento, è necessario sentirsi soddisfatti”.

S: Abbiamo tutti bisogno di sentirci soddisfatti per superare certe situazioni. Mentre lavoravamo a “BE”, ci sono stati dei momenti in cui avevamo bisogno di tirarci un po’ su di morale. Non è sempre facile rimanere dell’umore giusto quando facciamo le registrazioni. Su “BE” abbiamo lavorato in maniera spensierata, ma “Blue & Grey” richiedeva un certo investimento dal punto di vista emotivo. Delle volte scrivere canzoni è facile, altre volte è complicato.

S: Come affronti i momenti difficili, quelli in cui è difficile lavorare?

V: Io sono fedele alle mie emozioni, quindi se non riesco a scrivere o a trovare il titolo di una canzone, non lo faccio, come in questo momento! Semplicemente non scrivo, e non voglio sentirmi sotto pressione nel creare qualcosa contro la mia volontà…

S: Non è che tu debba finire una canzone in uno o due giorni.

V: Esatto! Infatti, ora sono fermo da circa quattro mesi.

S: Il tuo mixtape non doveva uscire l’anno scorso?

V: L’uscita del mixtape era prevista per l’anno scorso, ma è stata poi posticipata. È il mio primo mixtape, dovrei provare un sacco di emozioni nel rilasciarlo, dovrei esserne soddisfatto, e ancora non sono a quel punto. Voglio provare quella sensazione di soddisfazione quando lo rilascerò, indipendentemente da quando lo farò.

S: Per questo dovresti finire l’intero progetto quando ti ci metti, altrimenti ci metterai molto più tempo. Devi riuscire a concludere un progetto in quel preciso lasso di tempo, ma credo che tu ora abbia perso quel momento. Per me era importante fare qualche tentativo, anche durante quel momento (si riferiscono a quel momento in cui sei nel mood giusto per creare, N.d.T.).

V: Ti ricordi che continuavo a chiederti come fare il secondo verso? Il secondo verso è sempre il più complesso.

S: Io in genere finisco il primo e passo al ritornello dopo il primo verso. Puoi creare una canzone senza il secondo verso! Ce ne sono molte così. Ci sono molti brani che non superano i due minuti, quindi non devi per forza creare una canzone lunga (superiore ai 2 minuti, N.d.T.). Parliamo di più di “Blue & Grey”.

V: Sì.

S: La versione finale di “Blue & Grey” è diversa dalla traccia originale, perché è stata cambiata?

V: Inizialmente, quando stavo lavorando a “Blue & Grey” ho avuto la possibilità di lavorare con un mio amico e un grande produttore. Abbiamo lavorato alla canzone tutti e tre insieme. Per il testo, volevo che fosse tutto in inglese, ma non lo parlo fluentemente, quindi ho chiesto aiuto ai miei amici, ho scritto il testo in coreano e loro me lo hanno tradotto in inglese.

S: Quindi inizialmente la canzone era totalmente in inglese?

V: Sì, esatto. Originariamente ho scritto la canzone in inglese per includerla nel mio mixtape, ma poi la risposta dalla compagnia è stata davvero buona quindi ho cambiato il testo in coreano.

S: È bello che faccia parte dell’album.

V: Ho acceso il computer, che pensavo avrei usato solo per giocare, e ho iniziato ad usarlo per scrivere i testi. Mi sono sentito molto fiero di me.

S: È bello lavorare alle canzoni, soprattutto se poi vengono incluse nell’album e molte persone le possono ascoltare. Questa cosa è una grande spinta, ti motiva a fare una nuova canzone, e continua così, come un cerchio che si ripete. Penso che molte persone siano ansiose di sentire quello su cui hai lavorato. Una volta sentita “Blue & Grey” saranno ansiosi di poter sentire il tuo mixtape. Anche quello che ho scritto io è stato usato per la canzone, il testo scritto da RM invece non è stato utilizzato, anche se alcune parti sono state inserite in alcuni punti della canzone. Io ho scritto il testo esattamente come ha fatto lui, ma prima Namjoon ha detto che il “il suo testo non è stato scelto”. Come mai?

V: Diciamo che sono stato un po’ avaro con i miei sentimenti, volevo indirizzare le mie emozioni verso la melodia. Quando ho finito di scrivere il testo mi è tornata in mente la frase che avevi scritto tu, che poi è diventata la parte di Jimin. In una delle sue parti Jimin dice “Non dire che stai bene, perché non è vero”, mi sono sentito molto rappresentato da quella frase, così ho cambiato parte del testo e l’ho riscritta tenendo quella frase come riferimento.



S: Ognuno di noi ha il proprio stile nella scrittura, penso che questa volta tu abbia scelto il mio testo perché lo sentivi più vicino al tuo stile. Ho sentito che ultimamente ti stai concentrando molto nel comporre, hai lavorato anche alla title track giusto?

V: Esatto! Ho lavorato su tre tracce.

S: Ti ha rattristato il fatto che i tuoi lavori non siano stati scelti per la title?

V: Non so se la compagnia abbia detto a tutti la stessa cosa, ma quando ho inviato la canzone hanno detto che l’hanno adorata.

S: Lo hanno detto anche a me! (ride)

V: Hanno detto “è fantastica”, poi quando ho sentito il risultato finale mi è un po’ dispiaciuto, ma penso che sia comunque un bel ricordo.

S: Se prendi una canzone e la riarrangi alla fine diventa una canzone totalmente diversa. Io lo faccio spesso con le mie canzoni quando devo lavorare sui miei singoli.

V: Non so come saranno presentate queste canzoni al pubblico in futuro, ma spero di poterlo fare con i nostri membri un giorno.

S: I file delle tracce non cancellarli, conservali tutti. Ora, per quanto mi riguarda, mentre stavo lavorando a “BE”, quando ho sentito la traccia audio di “Fly to My Room” mi è piaciuta molto. Perché non ci parli della traccia guida di “Fly To My Room” su cui hai lavorato?

V: Appena ho sentito “Fly To My Room” ho subito pensato: “Oh! Voglio farla io!”. Volevo davvero lavorare sulla canzone, ne ho parlato subito sinceramente con i membri, volevo davvero farla. Abbiamo visto tra i membri chi volesse cantarla e grazie alla loro gentilezza ho potuto cantare la canzone. Mi piaceva molto la melodia, sembrava raccontare una storia, mi è piaciuta veramente tanto quella conversazione melodica suonata al basso, quindi ho scelto di cantarla. A cantare la canzone siamo Jimin, io, SUGA e j-hope, no? Abbiamo tutti tonalità differenti, quindi le tonalità continuano a cambiare. Avevo in mente la traccia guida e la tonalità che avrebbe dovuto avere il pezzo, ma era troppo bassa per Jimin, perciò ci siamo dovuti venire incontro. Quando abbiamo trovato un compromesso, per me è stato difficile cantare la canzone mantenendo quel tono che desse l’idea di un racconto.

S: Per i rapper è sempre difficile sotto questo punto di vista. Anche questa volta la tonalità era troppo alta. Stavo sentendo la traccia guida di “Telepathy” e la tonalità era troppo alta per me.

V: Perché non mandi un video-messaggio a Jimin?

S: È colpa di Jimin se la tonalità è alta, quindi dovrebbe rifletterci. Per noi è troppo difficile (scherza). Con questo album e quelli futuri hai ancora molto tempo per creare nuove canzoni, come vorresti farlo? Che genere di musica vorresti fare? Come ti aspetti che sarà il tuo futuro dal punto di vista musicale?

V: Credo, considerando anche il lavoro che sto facendo ora, di essere una persona con uno spettro ristretto, quindi ci sto lavorando su seriamente. Vorrei diventare un artista che può provare cose diverse. Non ho l’abilità di girare intorno alle cose, quindi vorrei esprimermi in maniera onesta e sincera. Vorrei esprimere onestamente quello che provo veramente, cosa faccio e che tipo di vita sto vivendo.

S: Questa è la cosa più importante per chi lavora con l’arte.

V: Il motivo per cui mi sto impegnando a creare canzoni belle per gli ARMY è perché il fatto che a loro piace il mio stile musicale mi fa sentire davvero bene. Mi fa stare bene quando gli ARMY ascoltano le mie canzoni e mi sento incoraggiato e motivato ogni volta che agli ARMY piace un mio brano.

S: Dato che la promozione di “BE” è ormai giunta al termine, non abbiamo nulla in programma ora, giusto? Almeno per quanto riguarda le promozioni, quindi penso che il prossimo album che verrà rilasciato possa essere il tuo mixtape, giusto?

V: Sì, esatto. Dato che si tratta del mio primo mixtape, sto cercando di rimanere tranquillo, ma dato che si tratta di un lavoro esclusivamente mio, non posso fare a meno di essere in ansia. Per gli album a differenza dei mixtape, posso condividere la pressione con gli altri membri mentre lavoriamo. Ma creare un album di cui mi devo assumere piena responsabilità è diverso, ho pensato che lo vorrò rilasciare solo quando penserò: “E’ bello”. Quindi, quando un giorno arriverò a quel punto, lo condividerò con gli ARMY il prima possibile. Non chiederò ai fan di aspettare il mio mixtape, ma di aspettarsi molto.

S: Anche io lo attenderò con ansia.

V: Oggi hai portato qui per me delle fragole. Ti ringrazio. (mangia le fragole)

S: Comunque, la nostra intervista si conclude qui.

V: Grazie.


Traduzione a cura di BTS Italia | @BTSItalia_twt (©Rebecca, Bea). Prendere con crediti.

363 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page